martedì 29 dicembre 2020

STEP #18-IL FRANCOBOLLO

Per il post sui francobolli è stato scelto quello di Luigi Galvani, figura ricorrente nel corso di questo blog. La figura di Galvani è importantissima perché diede un contributo fondamentale nello studio dell'"elettricità animale", tra i primi studiosi del legame tra stimoli nervosi dell'organismo e impulsi elettrici.


16 agosto 1934 - Ritratto di Luigi Galvani

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STEP #23-LE NORMATIVE

L'apparecchio per elettroterapia galvanico rientra nella categoria di "apparecchi elettromedicali" normati e descritti dalla CEI, acronimo di Comitato Elettrotecnico Italiano. Di seguito viene riportata una carrella di normative su apparecchi elettromedicali, cui i costruttori di apparecchi elettrogalvanici e per elettroterapia devono rispettare. Le normative riportate sono attualmente IN VIGORE in data odierna 29 dicembre 2020.
  • CEI EN 60601-1-12: Apparecchi elettromedicali Parte 1: Prescrizioni generali relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali - Norma collaterale: Prescrizioni per apparecchi elettromedicali e sistemi elettromedicali per uso negli ambienti dei servizi medici d'urgenza
  • CEI EN 60601-1-11: Apparecchi elettromedicali Parte 1: Prescrizioni particolari relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali - Norma collaterale: Prescrizioni per apparecchi elettromedicali e sistemi elettromedicali per uso domiciliare
  • CEI EN 60601-1-9: Apparecchi elettromedicali Parte 1-9: Prescrizioni generali per la sicurezza fondamentale e prestazioni essenziali - Norma collaterale: Prescrizioni per una progettazione ecologicamente consapevole
  • CEI EN 62353: Apparecchi elettromedicali - Verifiche periodiche e prove da effettuare dopo interventi di riparazione degli apparecchi elettromedicali
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IONOFORESI ED EFFICACIA: RAPPORTO PROBLEMATICO?

Di seguito viene proposto una parte di testo tratta da un manuale per elettroterapia.

"È stato (...) dimostrato da alcune esperienze (Leduc (inizi del secolo), Katz, Campacci) che,
per mezzo della corrente continua, si può avere una migrazione di ioni che obbediscono alla legge
della polarità (ioni negativi che migrano nella direzione del polo positivo e viceversa) e che
inserendosi nel flusso di corrente penetrano nell'organismo attraverso i dotti sudoripari e sebacei ed
i canali piliferi.
Una volta avvenuto un legame con gli ioni dei tessuti superficiali si costituirebbe un deposito
farmacologicamente attivo (azione locale) destinato poi ad essere mobilizzato attraverso il circolo
ematico e linfatico(azione generale).
Tuttavia per i farmaci applicati localmente sulla superficie corporea, la cute integra rappresenta una
barriera all'assorbimento della massima parte di essi, compresi quelli consigliati per tale uso.
La barriera che limita l'assorbimento cutaneo è costituita dallo strato corneo dell'epidermide; questo
denso strato di cellule morte, appiattite, ripiene di cheratina è impermeabile a farmaci sia idro che
liposolubili, mentre gli strati più profondi delle cellule vive dell'epidermide si comportano come
una barriera lipidica simile alle altre membrane.
Grazie al suo contenuto lipidico, alla componente acquosa del sudore ed al secreto sebaceo, lo strato
corneo collabora con lo strato lucido dell'epidermide nel prevenire l'entrata di acqua e di sostanze
idrosolubili all'interno dell'epidermide (funzione impermeabilizzante), costituendo una sottile
emulsione protettiva che costituisce il film idrolipidico cutaneo.
Ecco perché la detersione della pelle prima di una seduta ionoforetica assume quindi rilevanza
basilare per la penetrazione del farmaco.
L'assorbimento cutaneo è aumentato se il farmaco ha bassa solubilità nel veicolo e elevata solubilità
nei lipidi.
L'idratazione dello strato corneo della cute aumenta la penetrazione di alcuni farmaci, in particolare
degli steroidi antinfiammatori. In effetti l'iperemia e l'umidità per cause esterne (es. l'acqua salata
dell'elettrodo ed il flusso di corrente stesso) od intensa sudorazione, riducono la resistenza della cute
anche ad 1/100 rispetto a quella offerta dalla pelle secca e detersa."

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STEP #26-LA CHIMICA E GLI STRUMENTI SCIENTIFICI

Il principio fisico di cui si avvale l'apparecchio elettrogalvanico è la ionoforesi, come già spiegato sinteticamente nel post STEP #05-IL PRINCIPIO FISICO. In questo post si vuole sottolineare come questo principio sia funzionale al trasporto di sostanze medicamentose attraverso la cute dell'organismo, in modo più o meno efficace, per mezzo di correnti deboli. Il legame tra strumento in esame e la chimica viene qui affrontato proponendo un elenco delle sostanze medicamentose che per ionoforesi si possono diffondere efficacemente attraverso il nostro tessuto cutaneo. 


Inoltre, sia lo strumento che l'intera tipologia di terapia devono il loro funzionamento a leggi fisiche di conduzione elettrica; queste non possono non essere collegate con un filo diretto alla chimica e alla struttura della materia.


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sabato 28 novembre 2020

STEP #24 - LE PAROLE NELLA STORIA

Tramite l'utilizzo dello strumento Google Ngram Viewer è stata svolta una ricerca sulle parole legate allo strumento in base al numero di occorrenze nella letteratura dal 1800 al 2019. Di seguito ne sono riportati i risultati.


Da questo confronto si vuole trarre il seguente spunto: il termine corrente galvanica, intesa come corrente di debole intensità, è il primo che entra in trend rispetto gli altri due, segno del nuovo interesse sull'elettricità considerata come "fluido vitale" nel 1800; il termine elettroterapia ha un sostanziale incremento dalla seconda metà del 1800 in poi, segno di un sostanziale progresso nello studio dell'elettricità a tal punto di sperimentarla in ambito medico; il termine ionoforesi ha un picco in corrispondenza di un picco secondario del termine elettroterapia.



In questo vengono messi a confronto "elettrogalvanico" e "energo": come ci si può aspettare, entrambi crescono dalla fine del 1800 per poi avere un picco tra il 1920 e il 1940. Inoltre, la disparita di numero di occorrenze di questo grafico suggerisce che la "ENERGO - Società degli apparecchi per elettroterapia" di Torino non fu l'unica a produrre su scala industriale.


Infine, viene proposto un grafico molto particolare al quale è stata data un'interpretazione audace. Più volte nel corso del blog è stato messo in risalto la truffa dei cialtroni dell'elettroterapia (vedere il post sulla truffa); in questo confronto si vuole ipotizzare come il piccolissimo incremento di occorrenze del termine "elettroterapia" contribuisca alla pendenza che interpola l'andamento del termine "truffa". Si è pienamente consapevoli della pretesa posta da questo paragone, però nel collettivo sociale gli apparecchi per elettroterapia del 1900 sono rinomati per la loro "falsa miracolosità"


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APPROFONDIMENTO SULLE MODALITA' D'USO - LE CONTROINDICAZIONI

Si vuole completare l'informazione sul manuale d'uso introdotto nel post STEP #22 - UN MANUALE D'USO  con le controindicazioni generali di un apparecchio elettrogalvanico. Come fatto più volte nel corso di questo blog, facciamo riferimento al dispositivo prodotto negli anni '30 dalla ENERGO, che in concomitanza col lancio del suo prodotto ha allegato un manuale d'uso (per maggiori informazioni visita la pagina del blog sull'etichetta ENERGO). 
Le controindicazioni che si è scelto di riportare sono le seguenti:
  • gli elettrodi di metallo senza protezione di tela vanno appositamente da un panno abbondantemente umido; il metallo non deve entrare a contatto con il corpo;
  • gli elettrodi devono essere perfettamente aderenti al corpo; in caso contrario, non leggereste correttamente il valore della corrente in circolo sull'apposito indicatore;
  • le correnti devono crescere lentamente di intensità di seduta in seduta per un incremento graduale di quarto o metà milliAmpere ogni otto/dieci giorni;
  • gli elettrodi NON DEVONO MAI TOCCARSI o essere conservati in ambiente umido per evitare di danneggiare il dispositivo e, di conseguenza, effettuare sedute di elettroterapia dannose.



Fonti e link di riferimento:

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STEP #22 - UN MANUALE D’USO

Organizzare una seduta di elettroterapia mediante l’uso di un apparecchio elettrogalvanico è relativamente accessibile ma richiede il massimo scrupolo: il minimo errore la rende improduttiva e, nel peggiore dei casi, dannosa per la salute dell’organismo.
Il primo passo è bagnare ABBONDANTEMENTE gli elettrodi che si intende utilizzare con acqua tiepida salata e, eventualmente, sostanze medicamentose che per ionoforesi devono agire sulle parti del corpo interessate dalla seduta. Se l’elettrodo è puramente metallico, allora deve essere applicata intorno esso una pezza ugualmente umida; il metallo non deve venire a contatto con la pelle.
Dopo aver quindi applicato efficacemente gli elettrodi sul corpo e averli collegati agli attacchi di anodo e catodo, iniziare a far scorrere corrente molto debole impostandone la polarità dall’invertitore di corrente. L'intensità della corrente è regolabile tramite le resistenze del reostato, la cui manopola permette di variarne il valore.
Al termine della seduta, si deve riportare il valore della corrente su debole e la leva dell’investitore di corrente sullo zero; infine, si stacchino i fili di collegamento tra elettrodi e anodo/catodo prima di rimuoverli dal corpo.

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giovedì 19 novembre 2020

STEP #21 - NEI FUMETTI

Cosa succede se si considera il fenomeno che governa l’apparecchio elettrogalvanico e se ne portano all’estremo le conseguenze sul nostro organismo. La risposta è semplice: diventiamo un personaggio dei fumetti. Il primo grande esempio è Wolverine, un mutante della Marvel in grado di rigenerare tessuti, arti e organi feriti istantaneamente; oltre a queste caratteristiche, egli possiede sia una struttura scheletrica che degli artigli estraibili dalle nocche delle mani di “Adamantio”, un fantasiosa lega metallica che rende questo Xmen uno dei più popolari e più letali. Il processo con cui ha acquisito questo potere è il segretissimo progetto Arma X che, leggendo i fumetti, è un sofisticato bagno in sostanza medicamentosa che per processi affini alla ionoforesi inietta in Wolverine l’adamantio. Un altro esempio è preso dalla collezione Paperinik New Adventure, in cui Paperino lavora in team con Xadhoom, il cui potere è anche quello di incanalare energia elettrica e rilasciarla “fulminando” con violente scosse elettriche i nemici.




Copertina di un fumetto di Wolverine in tiratura limitata del 1997 da Panini Editore
Wolverine è nato dalla fantasia di Jim Lee



Tratto da “Xadhoom!” dalla saga “ PK New Adventures - Numero 0 / Parte 3” di Settembre 1996
soggetto e sceneggiatura di A. Sisti e E. Sisto, matite di Paul Ackerman


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LA ENERGO, IL MITO, LA TRUFFA

 Di seguito è riportato un interessante e polemico estratto da una raccolta di truffe mediche del primo 1900, tra cui ricade anche l’apparecchio elettrogalvanico della ENERGO che, come spiegato nel post sul mito, poteva curare 173 patologie al pari dei suoi omonimi francesi, inglesi e tedeschi (post sui costruttori).

Al tempo dei MEDISAURI era usuale la divulgazione direttamente ai Pazienti delle virtù terapeutiche dei farmaci e dei rimedi disponibili all’epoca. Molto labile era il confine tra la scienza e l’arte degli imbonitori, i congressi Medici erano rari e pochi avevano la fortuna di parteciparvi. Mentre la chirurgia iniziava a fare passi notevoli, la farmacoterapia restava al palo, i medicinali erano pochissimi e spesso poco ortodossi,molti rimedi erano simili ad intrugli di origine medioevale. Vedremo come pubblicazioni pseudoscientifiche elargissero consigli discutibili, opuscoli “sponsorizzati” magnificassero rimedi incerti, ma tra tanto bailamme vi erano anche proposte terapeutiche interessanti e divulgatori scientifici seri affrontavano in modo illuminato i problemi della salute.





STEP #20 - IL MARCHIO

La scelta di un marchio che rappresenti l’apparecchio elettrogalvanico è stata basata sulla ricerca delle case produttrici che tra il 1920 e il 1930 li producevano e li vendevano al grande pubblico, attirato dalla potenza benefica delle correnti galvaniche grazie a pubblicità spesso ingannevole (vedere il post sul mito).
La scelta è quindi ricaduta sulla casa produttrice Torinese “ENERGO - Società degli apparecchi elettrogalvanici” risalente al 1920; questo marchio è più volte riportato nel corso di questo blog, come riprova la pagina di filtraggio dei post secondo l’etichetta ENERGO.



Marchio della ENERGO

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sabato 14 novembre 2020

L’ELETTROTERAPIA IN “MADAME BOVARY” DI GUSTAVE FLAUBERT

 In questo post viene riportato un passaggio dal libro “Madame Bovary” scritto e pubblicato nel 1856 da Gustave Flaubert. Ritengo sia di interesse riportarlo per sottolineare come le attrezzature per elettroterapia nel XIX secolo fan parte dell’immaginario collettivo, scatenando in esso le più disparate e spinte fantasie.
L’attrezzatura in questione è una cintura per elettroterapia Pulvermacher.
“(Il signor Homais) si entusiasmò per le catene idroelettriche Pulvermacher; lui stesso ne portava una, e la sera, quando si toglieva il panciotto di flanella, la signora Homais restava abbagliata davanti alla spirale d’oro sotto cui scompariva il marito, e sentiva raddoppiare la sua passione per quell’uomo strizzato in catene più di uno Scita e splendente come uno dei re magi”
(Gustave Flaubert, Madame Bovary, 1856 - Parte terza, cap XI)

Link di riferimento e fonti:
Collezione Rocchini Dumas, “Il viagra di fine ‘800”: http://www.amber-ambre-inclusions.info/nuova%20curiosit%C3%A0.htm#Il_Viagra_di_fine_1800
Gustave FLAUBERT, Madame Bovary, 1856

venerdì 13 novembre 2020

STEP #19 - L’ABBECEDARIO

A come Aldini Giovanni (vedere il post sull’approfondimento al cinema)
B come Batterie
C come Corrente
D come Divinità (vedere il post sul simbolo)
E come ENERGO (“Società degli apparecchi elettrogalvanici ENERGO-Torino, via Nizza 143, vedere il post sulla pubblicità intorno gli apparecchi elettrogalvanici del 1900)
F come Fluido (l’elettricità è considerata un “fluido vitale” durante tutto il XIX secolo) 
G come Galvani Luigi (vedere il post sugli inventori)
H come Homais (il signor Homais è un personaggio nato dalla penna di Gustave Flaubert, vedere il post sugli apparecchi per elettroterapia e Flaubert)
I come Ionoforesi
L come Leduc Stéphane (vedere il post sugli inventori)
M come Miracolo (vedere il post sul mito intorno l’apparecchio elettrogalvanico)
N come Nuca
O come Organismo
P come Piedi
Q come Querela (il mito intorno l’elettroterapia era, a tratti, degna di querela perché si esclamava di poter curare malattie terminali con intendo di frode)
R come Rane (vedere il post “Luigi Galvani e le rane”)
S come Soluzione (inteso come sostanza medicamentosa veicolata tramite corrente galvanico attraverso il corpo)
T come Tempio (vedere il post “L’elettroterapia e.... il tempio della salute”)
U come Uomini (e il trattamento per la virilità spenta, vedere il post “L’elettroterapia e.... il tempio della salute”)
V come Venti (anni venti, in cui gli apparecchi per elettroterapia iniziano ad essere brevettati)
Z come Zucchi Abelardo (vedere il post sul simbolo)

L’ELETTROTERAPIA E .... TEMPIO DELLA SALUTE



Traduzione:

- Secondo i suoi sostenitori, l'elettricità produrrebbe dei risultati meravigliosi. A Londra, nel 1780, il dr. Graham fece costruire un magnifico hotel che chiamò "Tempio della Salute"  dove egli riattivava la virilità spenta per mezzo di un fluido elettrico. Ecco dal "Courrier de l'Europe" citato da Debay, qualche curioso dettaglio sulle procedure di questo abile specialista:" I personaggi più distinti e più istruiti dichiarano di non avere mai visto nulla che possa essere paragonato all'eleganza che regna nel Tempio dove si ascoltano delle piacevoli musiche, dove la luce riflessa produce dei bellissimi effetti e dove si respirano dei profumi deliziosi. Il Dr. Graham raccomanda sopratutto molta moderazione nei sacrifici offerti al dio di questo Tempio che è l'Imene. Letti meravigliosi detti letti magneto-elettrici, destinati a risvegliare gli organi assopiti e a provocare intensi piaceri in persone ormai spente, sono installati in sontuosi appartamenti tappezzati di tappeti persiani e guarniti di pitture erotiche. Questi letti sono sostenuti da sei piedi di cristallo e coperti di drappi di satin porpora con frange blu-celeste. In una stanza vicina si trova la macchina da cui esce il fuoco celeste che dei conduttori invisibili conducono ai letti; le persone che vi sono sdraiate si sentono avvolte da una fiamma così vivificante che anche le donne più frigide fremono sotto i dardi del desiderio e gli uomini ormai caduti nell'esaurimento delle forze virili a causa dell'abuso di piaceri, riprendono il loro primitivo vigore; anche le coppie sterili  vi trovano la fecondità e le coppie logorate dagli anni ritrovano le brucianti ubriacature della giovane età...."

Mettendo in conto  le esagerazioni di questo brano, si può concludere che una tale messa in scena ha potuto, indipendentemente dall'elettricità, stimolare l'immaginazione più refrattaria ai piaceri dell'amore. -  J. WITKOWSKI, La Génération Humaine, Paris Librairie Lauwereyens, 1881



Link di riferimento: 

Collezione Rocchini - Dumas: http://www.amber-ambre-inclusions.info/nuova%20elettroterapia.htm


STEP #17 - I BREVETTI, FINALE

Quinto brevetto: Attrezzatura per elettroterapia (Apparatus for electrical therapy )
Codice: CH142290A
Pubblicazione: 15/09/1930
Descrizione: Il brevetto descrive per intero l’apparecchio elettrogalvanico inventato, progettato e costruito dalla Wohlmuth & Co. Al suo interno vi è la completa anatomia della macchina, le sue funzionalità e un dichiarato tentativo di esaltare l’innovazione di cui questo nuovo apparecchio elettrogalvanico si fa testimonianza; a tal proposito, si consiglia di leggere i primi due paragrafi perché spiegano in breve lo scopo ultimo dello strumento e le sue potenzialità (il link è  riportato in questo stesso post). Questo brevetto del 1930 è considerabile la somma di tutte le ricerche e innovazioni per le quali la ditta tedesca ottiene un numero importante di autorizzazioni tra il 1919 e il 1930, come si è cercato di mettere in mostra con i 3 post precedenti a questo. 




Link di collegamento ai brevetti:

STEP #17 - I BREVETTI, PARTE SECONDA

Terzo brevetto: Scheda elettronica usata per attrezzatura di elettroterapia galvanica (Circuit board Used for galvanic therapeutic equipment)
Codice: CH87461A
Classificazione A61N1/22: elettroterapia, attrezzatura per elettroterapia galvanica
Pubblicazione: 01/12/1920
Descrizione: Il brevetto descrive la scheda elettronica che é collegata nella sua parte alta al milliamperometro, al reostato e all’investitore di corrente e nella sua parte bassa al resto dell’apparecchio e con i suoi elementi periferici, quali, ad esempio, gli elettrodi nelle loro configurazione per mani, piedi e nuca.







Quarto brevetto: Reostato per attrezzatura di elettroterapia galvanica (Rheostat for electro-planting therapeutic equipment)
Codice: CH87291A
Classificazione H01C10/28: elettricità, resistori variabili
Pubblicazione: 16/11/1920
Descrizione: Il brevetto descrive un nuovo tipo di reostato al fine di regolare gradualmente è più accuratamente il valore di resistenza che la corrente incontra; il suo corretto funzionamento è assolutamente necessario quando l’apparecchio per elettroterapia galvanica è applicato intorno alla nuca. La nuova disposizione delle alte resistenze è su un’asta di supporto orizzontale, separate l’un l’altra da dischi di contatto.



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STEP #17 - I BREVETTI, PARTE PRIMA

Primo brevetto: Milliamperometro per attrezzatura di elettroterapia galvanica (Milliammeters for electro-planting therapeutic equipment)
Codice: CH86868A
Classificazione G01R1/02: fisica, misurazione grandezze elettriche
Pubblicazione: 16/10/1920
Descrizione: Il brevetto introduce una “novità” perché questo milliamperometro è disposto in direzione obliqua per facilitare la lettura della corrente galvanica in scorrimento; introduce, inoltre, una sensibilità di misurazione maggiore.



https://worldwide.espacenet.com/publicationDetails/originalDocument?CC=CH&NR=86868A&KC=A&FT=D&ND=&date=19201016&DB=&locale=


Secondo brevetto: Invertitore di corrente per attrezzatura di elettroterapia galvanica (Rev. for electro-planting therapeutic equipment)
Codice: CH87287A
Classificazione H01H19/48: elettricità, interruttori azionati da una parte operativa girevole intorno al suo asse longitudinale
Pubblicazione: 16/11/1920
Descrizione: Il brevetto descrive l’interruttore usato per l’invertitore di corrente dell’apparecchio galvanico per elettroterapia. Il contatto elettrico mobile é gestito mediante una manopola su una base rotante. É impiegato l’utilizzo di materiali elastomerici che fungono da isolante in modo più efficace che nel passato.


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STEP #17 - I BREVETTI, INTRODUZIONE

La ricerca di brevetti sull’apparato elettrogalvanico é stata condotta ricercando nelle banche dati i privilegi concessi alle industrie che negli anni del primo ‘900 li producevano in larga scala. Dalla ricerca é emerso un interessante percorso legato alla ditta tedesca “Wohlmuth & Co” che, nel corso dell’arco temporale dal 1919 al 1930, ottenne brevetti prima sulle singole parti e, in ultimissima istanza, quello finale sullo strumento nella sua interezza. Quindi, lo scopo di questo e dei successivi 3 post sarà quello di ripercorrere in breve le innovazioni che la “Wohlmuth & Co” ha apportato nella realizzazione degli apparecchi elettrogalvanici, ponendo attenzione su come il processo legale di assegnazione dei privilegi non sia avvenuto in un unico momento ma in più tempi successivi e logici.


Apparecchio elettrogalvanico della Wohlmuth & Co



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giovedì 12 novembre 2020

APPROFONDIMENTO STEP#12 - NEL CINEMA

Nel post step #12 è stato messo in risalto il legame indissolubile tra il principio fisico di ionoforesi che regola l’apparecchio elettrogalvanico e l’immaginario collettivo del XIX secolo, che si appresta a convivere con “l’elettricità animale” e con i suoi effetti sul corpo umano. Di seguito riportiamo un link ad una serie di articoli del “Times” di Londra appena precedenti al 1816, anno di pubblicazione del capolavoro “Frankenstein” di Mary Shelley, in cui si narra degli esperimenti di Giovanni Aldini su cadaveri a Bologna. Come già scritto nel post step #12, l’autrice è stata “ispirata” dal fisico bolognese che portò agli estremi l’esperienza dello zio Luigi Galvani sull’elettricità animale.

Ecco il link:
University of California, Department of History: https://faculty.humanities.uci.edu/bjbecker/NatureandArtifice/week6f.html




Altre fonti:

martedì 3 novembre 2020

STEP #16 - ANATOMIE

In questo post dedicato all'anatomia dell'apparecchio elettrogalvanico è stata scelta una tavola complessiva che raffigura alcuni componenti del dispositivo prodotto dalla Wolhmuth & Co. nel 1930. In particolare, la tavola è tratta dal brevetto pubblicato il15/09/1930 identificato dal codice CH142290A e rilasciato alla stessa Wolhmuth & Co. 
In questa tavola si può osservare una configurazione di interfaccia strumento - utente molto intuitiva perché l'intensità della corrente è manipolabile tramite una comoda manopola, molto simile a quelle tipiche degli attuali forni, come è possibile osservare nel particolare di figura 6 e di figura 8. Sono anche evidenti i particolari 5', ovvero gli attacchi per anodo e catodo. Risalta all'occhio anche il particolare di figura 4, ovvero l'indicatore di corrente che è legato ad un amperometro (particolare 4 di figura 4) e al reostato, schematizzato come generica resistenza.
Questa invece è la tavola del reostato integrato sull'interfaccio dell'apparecchio per modelli più completi (16/11/1920 codice: CH87291A). La novità di questo reostato rispetto ai precedenti è legata sia all'utilizzo di materiali migliori e sia al modo con cui si presentava all'utente: come si può vedere era obliquo, facilitando ulteriormente la lettura del valore di resistenza applicata da parte dell'utilizzatore.

Link alle fonti:

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STEP #15 - I NUMERI

La scelta dei numeri sull'apparecchio elettrogalvanico spazia tra l'ambito prettamente tecnico a quello sociale, da quello storico a quello futuristico, partendo dai suoi suoi arbori nel XXIII secolo fino alle speranze che la nascente elettroterapia infonde nell'immaginario collettivo del XX secolo.

Ecco i 5 numeri scelti:
  • 6, come i milliAmpere di intensità della corrente debole che genera la batteria di 12 pile;
  • 178, come le malattie curabili tramite questo dispositivo secondo la pubblicità degli anni '20;
  • 1780, come l'anno in cui Galvani dimostra definitivamente l'elettricità animale, a discapito della vita di molte rane (vedere in questo blog: Luigi Galvani e .... le rane: storia di elettricità e muscoli).
Link di riferimento:

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domenica 1 novembre 2020

STEP #14 - LA TASSONOMIA

 



Link di riferimento:
Collezione Rocchini-Dumas - Storia dell'elettroterapia:  http://www.amber-ambre-inclusions.info/nuova%20elettroterapia.htm
Enciclopedia online Treccani: https://www.treccani.it/

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STEP #13 - LA PUBBLICITA' (#02)

L'apparecchio elettrogalvanico, come spiegato nei post precedenti (soprattutto nello step #07 - Il mito), fa parte di quella categoria di dispositivi per ionoforesi che, nell'Ottocento e nei primi anni del Novecento, esaltano l'elettricità ed i suoi benefici sulla psiche e sull'organismo umano. Possiamo, quindi, identificare i bisogni della pubblicità nella necessità di tessere le lodi della nuova disciplina di elettroterapia alla popolazione. A titolo di esempio, la compagnia tedesca "G. Wohlmuth & Co." proponeva l'apparecchio elettrogalvanico come cura a numerose patologie e numerosi dolori articolari.

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STEP #13 - LA PUBBLICITA' (#01)



 "ENERGO - Apparecchio elettrogalvanico rigeneratore dell'organismo"
Il bozzetto originale è realizzato da Abelardo Zucchi per:
Società degli apparecchi elettrogalvanici ENERGO - Via Nizza, 43 - Torino, TO




Le applicazioni della apparecchio elettrogalvanico della "G. Wohlmuth & Co.", Germania - 1930.
Le applicazioni erano numerose e curavano quasi tutto.


Link di riferimento:
Collezione Rocchini - Dumas - Storia dell'elettroterapia : http://www.amber-ambre-inclusions.info/

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STEP #12 - NEL CINEMA

Nel post cinematografico del blog sono riportati una serie si titoli ispirati al celeberrimo romanzo "Frankenstein" del 1816. La motivazione di questa scelta è legata al tema della corrente attraverso il corpo umano, che è la vera essenza della ionoforesi, scienza base dell'apparecchio elettrogalvanico. Inoltre, Mary Shelley, l'autrice di questo indiscusso capolavoro, si ispirò ad una serie di esperimenti su cadaveri umani eseguiti da Giovanni Aldini, nipote, non a caso, di Luigi Galvani. A queste salme venivano applicati terminali elettrificati in varie parti del corpo e, al passare dell’elettricità, i corpi ormai privi di vita improvvisamente si rianimavano in preda a convulsioni e contrazioni muscolari.

"Frankenstein, the man who made a monster", prodotto da Universal Picture, 1931


"Victor - La storia segreta del dott. Frankenstein", prodotto da 20th Century Fox, TSG Entertaintment, 2015


"Il mostro di Phineas e Ferbstein", tratto dalla serie "Phineas e Ferb", stagione 1 ep.40, prodotto da The Walt Disney Company, 2008

Link di riferimento:
Galvani e Volta, la controversia sull'elettricità animale: https://www.elettronews.com/galvani-volta-controversia-elettricita-animale/

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domenica 25 ottobre 2020

STEP #11 - I COSTRUTTORI

Di seguito sono elencate le case costruttrici che, nel corso della seconda meta del XIX secolo e dell'inizio del XX secolo, produssero una grande quantità di apparecchi elettrogalvanici venduti alle strutture sanitarie e, soprattutto, al grande pubblico:
  • Società degli Apparecchi Elettrogalvanici Energo - Via Nizza, 43 - Torino (1920);
  • Gaiffe Gallot Pilon - Parigi (1920);
  • Overbeck's Rejuvenator - Chantry House Grimsby (1930);
  • G. Wohlmuth & Co. - Germania (1930).
Link di riferimento:
Collezione Rocchini Dumas - Storia dell'elettroterapia: http://www.amber-ambre-inclusions.info/nuova%20elettroterapia.htm

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JOHN WALSH E I PESCI "ELETTRICI"

Edito dalla Oxford University Press, il volume di Marco Piccolino e Stanley Finger ricostruisce la lunga storia delle ricerche che portarono a scoprire nel '700 la natura elettrica della scossa prodotta da tre singolari tipi di pesci (poi detti "elettrici"). Questa scoperta, fatta dall'inglese John Walsh, costituì il punto di partenza di due fondamentali conquiste della scienza moderna: da un lato la dimostrazione della natura elettrica del segnale nervoso da parte di Luigi Galvani e, dall'altro, l'invenzione della batteria elettrica da parte di Alessandro Volta.


Stanley FINGER e Marco PICCOLINO, The Shocking History of Electric Fishes. From Ancient Epochs to the Birth of Neurophysiology, Oxford : Oxford Scholarship Online, 2011

Link di riferimento: 

STEP #10 - I LIBRI

Luigi GALVANI, De viribus electricitatis in motu musculari commentarius, Bologna : Ex Typographia Instituti Scientiarium, 1791

Stéphane LEDUC, Les bases physiques de la vie et la biogenèse, Parigi : Masson, 1906

Stéphane LEDUC, La biologie synthétique, étude de biophysique, Parigi : Masson, 1912

Energo - Società degli apparecchi elettrogalvanici, Energoterapia; guida pratica per la cura Energo, Torino, 1921

Stanley FINGER e Marco PICCOLINO, The Shocking History of Electric Fishes. From Ancient Epochs to the Birth of Neurophysiology, Oxford : Oxford Scholarship Online, 2011

LUIGI GALVANI E .... LE RANE: STORIA DI ELETTRICITA' E MUSCOLI


Di seguito è riportato il link che descrive in modo originale l'esperienza chiave che portò Luigi Galvani a definire l'elettricità animale. Egli ebbe la fondamentale importanza di eseguire innumerevoli esperimenti volti a verificare la bontà delle sue teorie con il grandissimo pregio di documentarle meticolosamente, cosicché il suo sapere diventasse trasmissibile e verificabile da parti terze.

Ecco il link: 

STEP #09 - GLI INVENTORI

La società scientifica che "inventa" l'apparecchio elettrogalvanico risale al tardo XIII secolo e al XIX secolo, in concomitanza con lo studio dell'elettricità animale e l'invenzione dell'elettricità artificiale con la pila di Volta. In questo contesto, ricordiamo il celebre fisiologo Luigi Galvani che nel 1780 dimostrò definitivamente il legame tra elettricità e moto muscolare. Riporto alla voce "inventori" anche Stèphane Leduc, che nei primi anni del 1900 pose le basi della ionoforesi dimostrando come determinate sostanze riescano a passare la barriera cutanea tramite corrente continua.


Fonti e Link correlati:
Benedetta PECORARI, Articoli e lavori scientifici: la ionoforesi, "Medicina dello Sport - Ambrosia": http://www.ambrosiafitness.it/articoli/riabilitazione/ionoforesi.htm

Link di collegamento alla pagina del corso.

STEP #28-LA SINTESI FINALE

In questo post si vuole fornire una sintesi globale del lavoro di ricerca svolto sull'apparecchio elettrogalvanico, trattato in questo b...