sabato 2 gennaio 2021

STEP #28-LA SINTESI FINALE

In questo post si vuole fornire una sintesi globale del lavoro di ricerca svolto sull'apparecchio elettrogalvanico, trattato in questo blog attraverso 27 STEP e alcuni approfondimenti. 
La trattazione intorno a questo dispositivo, con una ben precisa etimologia e traduzioni straniere specifiche [STEP #01], inizia con due confronti basati sulle occorrenze nella storia di termini, ovvero una vera e propria analisi delle parole nella storia [STEP #24]: il primo è tra "corrente galvanica"", "elettroterapia" e "ionoforesi"; il secondo è tra "elettroterapia" e "truffa". Parto in prima battuta col primo confronto proposto, riservandomi le considerazioni sul secondo paragone dopo una prima analisi di questo strumento, del suo funzionamento e della sua storia.

"ENERGO-Apparecchio elettrogalvanico rigeneratore dell'organismo"-1920
Società degli apparecchio elettrogalvanici ENERGO-Torino-Via Nizza,43

L'apparecchio elettrogalvanico è il dispositivo precursore dell'elettroterapia per ionoforesi nell'elettroterapia, di cui viene fornita una tassonomia [STEP #14] all'interno del blog. La ionoforesi [STEP #04], intesa come l'applicazione terapeutica dell'elettroforesi [STEP #05], è il processo di trasporto di sostanze medicamentose attraverso la cute per mezzo di una corrente galvanica; le sostanze trasportate possono essere molteplici purché altamente ionizzabili e di dimensioni molecolari adeguate per l'attraversamento della cute dell'organismo. Come già anticipato nel paragrafo precedente, vorrei porre l'attenzione sul seguente grafico:
Le occorrenze del termine "ionoforesi" sono consistenti solo nel periodo della prima metà del XX secolo nonostante il termine "elettroterapia" sia già frequente anche nella seconda metà del XIX secolo. Il motivo di questo ritardo è il seguente: nella seconda metà del 1800 Stèphane Leduc studia la ionoforesi sulle basi dell'immenso patrimonio sull'elettricità "animale" che Luigi Galvani lascia nel 1780; a questo punto è utile consultare una bibliografia [STEP #10], qui proposta nello STEP #10. E' logico, quindi, individuare in queste due figure i veri "inventori" dell'apparecchio elettrogalvanico [STEP #09]. Nei venti anni del 1900 vengono brevettati le componenti dell'apparecchio elettrogalvanico, come dimostrano le licenze rilasciate alla Wohlmuth & Co in quel periodo [STEP #17]; tra il 1920 e il 1930 case produttrici di tutta Europa [STEP #11] costruiscono e vendono questo dispositivo, tra cui vi è la "ENERGO - Società degli apparecchi elettrogalvanici" [STEP #20] con sede a Torino.


"ENERGO - Apparecchio elettrogalvanico rigeneratore dell'organismo"
Il bozzetto originale è realizzato da Abelardo Zucchi per: Società degli apparecchi elettrogalvanici ENERGO - Via Nizza, 43 - Torino, TO


Marchio della "ENERGO - Apparecchio elettrogalvanico rigeneratore dell'organismo"

Ogni casa produttrice allegava allo strumento un manuale d'uso [STEP #22] con le dovute controindicazioni [APPROFONDIMENTO SULLE MODALITA' D'USO] e un'opportuna panoramica complessiva sulle componenti del dispositivo [STEP #03]. Tutti coloro che costruivano dispositivi per elettroterapia dovevano esattamente sapere cosa fare e come costruirlo, conoscendo l'anatomia dell'oggetto [STEP #16] per garantire la sicurezza del cliente in fase di preparazione, di svolgimento e di conclusione della seduta terapeutica. Oggi in Italia tutti gli "apparecchi elettromedicali" sono normati dall'ente CEI [STEP #23] e si conosce molto più approfonditamente l'efficacia delle sedute di elettroterapia per ionoforesi. La riuscita di una seduta terapeutica di questa tipologia è legata indissolubilmente al tipo di sostanza medicamentosa da applicare, sottolineando così l'importanza della chimica [STEP #26] dietro questo dispositivo.
A questo punto, vorrei ragionare sul secondo paragone proposto a inizio post:
Come ho scritto nel post STEP #24-LE PAROLE NELLA STORIA, in questo confronto al termine "elettroterapia" è associabile un piccola percentuale di crescita di occorrenze del termine "truffa". Nonostante il ragionamento possa sembrare audace, è possibile giustificarlo affermando che tra il 1800 e il 1900 l'elettricità era considerata un "fluido vitale" [STEP #27] dalle potenzialità ancora ignote. E' facile, quindi, immaginare come i venditori di "false speranze" [APPROFONDIMENTO] truffavano i propri clienti pubblicizzando i dispositivi per elettroterapia come veri e propri prodigi [STEP #07], capaci di curare ben 173 patologie. Questa illusione, legata ad un vago positivismo, rientra nelle velleità della scienza da salotto di quel periodo come testimonia Gustave Flaubert nella sua Madame Bovary [L'ELETTROTERAPIA IN MADAME BOVARY]. Nello STEP #27-LA MAPPA CONCETTUALE vengono proposti dei collegamenti logici che mettono in risalto le relazioni tra società, progresso scientifico ed impatto dell'elettricità sulla società di metà XIX secolo. A tal proposito, non dobbiamo quindi scandalizzarci se, prendendo in mano vecchie pubblicità [STEP #13] di questi dispositivi, leggiamo "promesse assurde" e situazioni al limite dello strabiliante, di cui J.Witkowsky ce ne porta testimonianza in un estratto del suo "La Génération Humaine" del 1881 [IL TEMPIO DELLA SALUTE E DELLA VIRILITA'].
Cosa rispondereste se qualcuno vi chiedesse quanto fascino suscita l'elettricità sull'umanità oggi? Nel corso della preparazione di questo blog ho capito che ancora oggi ne siamo largamente affascinati. Infatti, a partire dagli esperimenti di Giovanni Aldini sui cadaveri, [APPROFONDIMENTO STEP #12-NEL CINEMA] che hanno ispirato Mary Shelley nella scrittura del classico della letteratura "Frankenstein", vi sono innumerevoli pellicole e corti basati [STEP #12] su questo libro. Inoltre, come se non bastasse, i misteri e le fantasticherie sulla potenza dell'elettricità abbinata al corpo umano sono anche nei fumetti [STEP #21] come Wolverine o Paperinik.
Concludo questa trattazione consigliandovi di iniziare l'esplorazione di questo blog assaporando la potenza comunicativa dell'apparecchio elettrogalvanico a partire dalla lettura dei post sull'abbecedario [STEP #19] e sulla numerologia [STEP #15], notando quindi le molteplici sfaccettature che si possono cogliere da un oggetto come questo.

Vi auguro un buon viaggio attraverso questo blog alla scoperta dell'apparecchio elettrogalvanico.

martedì 29 dicembre 2020

STEP #18-IL FRANCOBOLLO

Per il post sui francobolli è stato scelto quello di Luigi Galvani, figura ricorrente nel corso di questo blog. La figura di Galvani è importantissima perché diede un contributo fondamentale nello studio dell'"elettricità animale", tra i primi studiosi del legame tra stimoli nervosi dell'organismo e impulsi elettrici.


16 agosto 1934 - Ritratto di Luigi Galvani

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STEP #23-LE NORMATIVE

L'apparecchio per elettroterapia galvanico rientra nella categoria di "apparecchi elettromedicali" normati e descritti dalla CEI, acronimo di Comitato Elettrotecnico Italiano. Di seguito viene riportata una carrella di normative su apparecchi elettromedicali, cui i costruttori di apparecchi elettrogalvanici e per elettroterapia devono rispettare. Le normative riportate sono attualmente IN VIGORE in data odierna 29 dicembre 2020.
  • CEI EN 60601-1-12: Apparecchi elettromedicali Parte 1: Prescrizioni generali relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali - Norma collaterale: Prescrizioni per apparecchi elettromedicali e sistemi elettromedicali per uso negli ambienti dei servizi medici d'urgenza
  • CEI EN 60601-1-11: Apparecchi elettromedicali Parte 1: Prescrizioni particolari relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali - Norma collaterale: Prescrizioni per apparecchi elettromedicali e sistemi elettromedicali per uso domiciliare
  • CEI EN 60601-1-9: Apparecchi elettromedicali Parte 1-9: Prescrizioni generali per la sicurezza fondamentale e prestazioni essenziali - Norma collaterale: Prescrizioni per una progettazione ecologicamente consapevole
  • CEI EN 62353: Apparecchi elettromedicali - Verifiche periodiche e prove da effettuare dopo interventi di riparazione degli apparecchi elettromedicali
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IONOFORESI ED EFFICACIA: RAPPORTO PROBLEMATICO?

Di seguito viene proposto una parte di testo tratta da un manuale per elettroterapia.

"È stato (...) dimostrato da alcune esperienze (Leduc (inizi del secolo), Katz, Campacci) che,
per mezzo della corrente continua, si può avere una migrazione di ioni che obbediscono alla legge
della polarità (ioni negativi che migrano nella direzione del polo positivo e viceversa) e che
inserendosi nel flusso di corrente penetrano nell'organismo attraverso i dotti sudoripari e sebacei ed
i canali piliferi.
Una volta avvenuto un legame con gli ioni dei tessuti superficiali si costituirebbe un deposito
farmacologicamente attivo (azione locale) destinato poi ad essere mobilizzato attraverso il circolo
ematico e linfatico(azione generale).
Tuttavia per i farmaci applicati localmente sulla superficie corporea, la cute integra rappresenta una
barriera all'assorbimento della massima parte di essi, compresi quelli consigliati per tale uso.
La barriera che limita l'assorbimento cutaneo è costituita dallo strato corneo dell'epidermide; questo
denso strato di cellule morte, appiattite, ripiene di cheratina è impermeabile a farmaci sia idro che
liposolubili, mentre gli strati più profondi delle cellule vive dell'epidermide si comportano come
una barriera lipidica simile alle altre membrane.
Grazie al suo contenuto lipidico, alla componente acquosa del sudore ed al secreto sebaceo, lo strato
corneo collabora con lo strato lucido dell'epidermide nel prevenire l'entrata di acqua e di sostanze
idrosolubili all'interno dell'epidermide (funzione impermeabilizzante), costituendo una sottile
emulsione protettiva che costituisce il film idrolipidico cutaneo.
Ecco perché la detersione della pelle prima di una seduta ionoforetica assume quindi rilevanza
basilare per la penetrazione del farmaco.
L'assorbimento cutaneo è aumentato se il farmaco ha bassa solubilità nel veicolo e elevata solubilità
nei lipidi.
L'idratazione dello strato corneo della cute aumenta la penetrazione di alcuni farmaci, in particolare
degli steroidi antinfiammatori. In effetti l'iperemia e l'umidità per cause esterne (es. l'acqua salata
dell'elettrodo ed il flusso di corrente stesso) od intensa sudorazione, riducono la resistenza della cute
anche ad 1/100 rispetto a quella offerta dalla pelle secca e detersa."

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STEP #26-LA CHIMICA E GLI STRUMENTI SCIENTIFICI

Il principio fisico di cui si avvale l'apparecchio elettrogalvanico è la ionoforesi, come già spiegato sinteticamente nel post STEP #05-IL PRINCIPIO FISICO. In questo post si vuole sottolineare come questo principio sia funzionale al trasporto di sostanze medicamentose attraverso la cute dell'organismo, in modo più o meno efficace, per mezzo di correnti deboli. Il legame tra strumento in esame e la chimica viene qui affrontato proponendo un elenco delle sostanze medicamentose che per ionoforesi si possono diffondere efficacemente attraverso il nostro tessuto cutaneo. 


Inoltre, sia lo strumento che l'intera tipologia di terapia devono il loro funzionamento a leggi fisiche di conduzione elettrica; queste non possono non essere collegate con un filo diretto alla chimica e alla struttura della materia.


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sabato 28 novembre 2020

STEP #24 - LE PAROLE NELLA STORIA

Tramite l'utilizzo dello strumento Google Ngram Viewer è stata svolta una ricerca sulle parole legate allo strumento in base al numero di occorrenze nella letteratura dal 1800 al 2019. Di seguito ne sono riportati i risultati.


Da questo confronto si vuole trarre il seguente spunto: il termine corrente galvanica, intesa come corrente di debole intensità, è il primo che entra in trend rispetto gli altri due, segno del nuovo interesse sull'elettricità considerata come "fluido vitale" nel 1800; il termine elettroterapia ha un sostanziale incremento dalla seconda metà del 1800 in poi, segno di un sostanziale progresso nello studio dell'elettricità a tal punto di sperimentarla in ambito medico; il termine ionoforesi ha un picco in corrispondenza di un picco secondario del termine elettroterapia.



In questo vengono messi a confronto "elettrogalvanico" e "energo": come ci si può aspettare, entrambi crescono dalla fine del 1800 per poi avere un picco tra il 1920 e il 1940. Inoltre, la disparita di numero di occorrenze di questo grafico suggerisce che la "ENERGO - Società degli apparecchi per elettroterapia" di Torino non fu l'unica a produrre su scala industriale.


Infine, viene proposto un grafico molto particolare al quale è stata data un'interpretazione audace. Più volte nel corso del blog è stato messo in risalto la truffa dei cialtroni dell'elettroterapia (vedere il post sulla truffa); in questo confronto si vuole ipotizzare come il piccolissimo incremento di occorrenze del termine "elettroterapia" contribuisca alla pendenza che interpola l'andamento del termine "truffa". Si è pienamente consapevoli della pretesa posta da questo paragone, però nel collettivo sociale gli apparecchi per elettroterapia del 1900 sono rinomati per la loro "falsa miracolosità"


Link di collegamento alla pagina del corso.

STEP #28-LA SINTESI FINALE

In questo post si vuole fornire una sintesi globale del lavoro di ricerca svolto sull'apparecchio elettrogalvanico, trattato in questo b...