In questo post viene riportato un passaggio dal libro “Madame Bovary” scritto e pubblicato nel 1856 da Gustave Flaubert. Ritengo sia di interesse riportarlo per sottolineare come le attrezzature per elettroterapia nel XIX secolo fan parte dell’immaginario collettivo, scatenando in esso le più disparate e spinte fantasie.
L’attrezzatura in questione è una cintura per elettroterapia Pulvermacher.
“(Il signor Homais) si entusiasmò per le catene idroelettriche Pulvermacher; lui stesso ne portava una, e la sera, quando si toglieva il panciotto di flanella, la signora Homais restava abbagliata davanti alla spirale d’oro sotto cui scompariva il marito, e sentiva raddoppiare la sua passione per quell’uomo strizzato in catene più di uno Scita e splendente come uno dei re magi”
(Gustave Flaubert, Madame Bovary, 1856 - Parte terza, cap XI)
L’attrezzatura in questione è una cintura per elettroterapia Pulvermacher.
“(Il signor Homais) si entusiasmò per le catene idroelettriche Pulvermacher; lui stesso ne portava una, e la sera, quando si toglieva il panciotto di flanella, la signora Homais restava abbagliata davanti alla spirale d’oro sotto cui scompariva il marito, e sentiva raddoppiare la sua passione per quell’uomo strizzato in catene più di uno Scita e splendente come uno dei re magi”
(Gustave Flaubert, Madame Bovary, 1856 - Parte terza, cap XI)
Link di riferimento e fonti:
Collezione Rocchini Dumas, “Il viagra di fine ‘800”: http://www.amber-ambre-inclusions.info/nuova%20curiosit%C3%A0.htm#Il_Viagra_di_fine_1800
Gustave FLAUBERT, Madame Bovary, 1856
Nessun commento:
Posta un commento